Intervista con Riccardo Sangiuliano: una storia di passione ed empatia con la natura e la montagna.
Riccardo, raccontaci di te. Dove sei nato? Quanti anni hai? La tua formazione e i tuoi studi? Attualmente qual’è il tuo lavoro?
Sono nato nella stupenda Napoli il 18/10/73. Dopo aver frequentato il liceo in Svizzera, dove ero nella squadra di sci, sono arrivato a Roma per ragioni universitarie, sono infatti stato ammesso all’università Luiss.
Ex banker presso le più importanti banche d’affari internazionali come Merrill Lynch e Ubs, ho iniziato un percorso come imprenditore nel campo del Waste to Energy.
Quando nasce il tuo amore per la montagna?
Ho sempre sognato una carriera da sciatore professionista, un amore nato a 4 anni che nel corso del tempo è diventato sempre più forte senza mai lasciarmi.
Quali sono state le esperienze e i viaggi che ti hanno segnato profondamente?
Direi la prima gara di sci club nel 1982 a Madonna di Campiglio finita sul podio, fino poi ai campionati italiani di freeride e a qualche gara di Freeride World Tour Qualifing (qualificazioni per i mondiali) ahimè non più in tenera eta’ per una differente scelta professionale. Come ultima esperienza direi il patentino da maestro di sci ed il brevetto di prima livello come soccorso alpino fatto in Canada considerato una mecca per gli sciatori freeride vista la quantita’ di neve e la sua qualita estremamente dry e leggera detta anche “spuma di champagne”. Mi hanno segnato profondamente gli oltre 2 mesi consecutivi passati li per il corso da maestro di sci e soccorso alpino, non solo per essere stato full time sugli sci, ma anche per avere potuto sviscerare il mondo dello sci e della montagna in tutti i suoi lati e angoli più nascosti. Ad esempio come i concetti di fisica e le forze vettoriali vengano applicate ai movimenti e lo studio del manto nevoso per favorire il salvataggio di eventuali vittime. Naturalmente nei momenti di insegnamento non sono mancati attimi di orientamento e di bivacco durante le traversate in montagna in alta quota con lo zaino tenda e temperature fino a -30 C.
Qual’e’ stata la mission piu’ incredibile che hai fatto?
Di avventure da raccontare come ogni vero amante della montagna ne ho tante da poter scrivere un libro e tutte intense ed emozionanti, vissute nei numerosi viaggi con lasaccada sci in giro per il mondo. Viaggi tra Argentina, Canada, Giappone, Austria, Svizzera, Francia e ovviamente tutta l’Italia. Alcune anche molto forti, dove incoscientemente ho rischiato la vita. A 22 anni in Austria in un fuoripista son caduto da una parete di 20 m nascosta da un falso piano, in quel momento ho visto tutta la mia vita scorrermi davanti in un attimo!
Hai provato o vorresti provare altri sport outdoor?
Ovviamente lo sci per me è una filosofia di vita tanto da farmi scoprire anche la versione estiva, lo sci nautico, ottimo palliativo se fatto ad un buon livello! Ovviamente quando non si va in montagna, che d’estate può continuare a regalare tanto anche con il trekking, il biking …tanto per non perdere il contatto con questo fantastico mondo!
Da dove nasce questa passione per lo sci in Giappone?
il viaggio in Giappone nasce proprio per passione. Dopo il mio trasferimento a Bali, ho cercato le montagne più belle e più vicine da esplorare. Scelta ardua tra India e Giappone, ma come di consueto il meteo ha scelto per me. In ogni caso l’India sarà la meta del prossimo anno!
Raccontaci questa esperienza.
L’arrivo in Giappone è stato subito molto emozionante, una nuova cultura che vanta una tradizione più che millenaria di grande fascino e molto diversa dalla nostra…E’ un viaggio da non perdere! Le barriere linguistiche vengono abbattute dalla disponibilità dei giapponesi e dal loro buon cibo! A partire dalla guida che ci ha accompagnato nella scalata e nella discesa del vulcano Yotei, la vetta più alta tra le montagne nella regione di Hokkaido; ed il gruppo dello chalet che ci ha ospitato a Niseko Annapuri con le fantastiche colazioni in puro Japan Style. Il momento più bello? L’Onsen! I famosi bagni termali all’aperto nella neve con acqua bollente che sgorga da sorgenti vulcaniche dopo una giornata di sci che inizia alle 7 e _nisce a volte anche alle 20 grazie al night skiing! Una sosta paradisiaca considerando la temperatura intorno ai -20 C.
Cosa pensi dei prodotti Mountain Affair?
I prodotti Mountain Affair ci hanno accompagnato egregiamente in quest’avventura, dai momenti più attivi ai momenti di relax! Heliski , Motoslitta, Risalita con le Pelli…tutte le prove superate!
Sei soddisfatto delle loro performance?
Decisamente! E’ un prodotto già ottimo in partenza, ovviamente ogni amante della montagna ha i suoi gusti e le sue piccole manie quindi si può sicuramente dare qualche suggerimento per migliorare ancora di più.
Chi nomineresti tra i tuoi amici appassionati di sport ed esperti per provare i prodotti Mountain Affair?
Altri amici che potrebbero testare Mountain Affair? Gli istruttori volanti della scuola di freestyle Marco Eydallin e Federico Fette e Tobin Leopkey, il mio coach canadese con il suo team section 8 che prepara in Canada i futuri maestri di sci e soccorritori alpini.